Siamo quasi alla fine di questo programma super introduttivo al Bodytelling. Oggi affrontiamo il quarto movimento, Perfezionare. L'ultimo, tra un paio di post, sarà Integrare. Il terzo, invece, lo trovi qui.
Perfezionare, per come lo intendo io, significa trasformare l'esperienza in un linguaggio somato-simbolico fruibile.
Anche le zone del corpo più a disagio, nelle situazioni che hai vissuto, nascondono un tesoro che, una volta scoperto, diventa una grande risorsa sulla quale contare in altri momenti che per te possono essere scomodi.
Le gambe che tremano, ad esempio, una volta rafforzate, potrebbero diventare delle buone radici per CONSOLIDARE (un progetto, alcuni ideali, una relazione...); quelle parti che si sono sentite bene da subito, invece, sono risorse già pronte all'uso. Entrambe necessitano di una decodifica simbolica che nasce dalla logica del corpo, diametralmente opposta a quella cognitiva. Il tuo corpo, come dico spesso, nella sua totalità e complessità, attraverso organi e visceri, ti racconta come sta, e lo fa perchè tu possa da subito affidarti a lui, se sta bene, e apportare quelle piccole correzioni, se c'è qualcosa che non va.
L'esercizio di oggi ti aiuta a fare proprio questo, imparando a selezionare i semi da piantare, per far crescere le tue risorse. Ecco perchè l'ho chiamato i Giardini.
I GIARDINI
Cerca un angolo della tua casa nella quale ti senti proprio bene. Sei nel tuo giardino simbolico. Ti invito ad accendere una candela, un bastoncino di incenso e a creare un'atmosfera adatta ad una mini-meditazione.
Magari scegli una posizione seduta per evitare di farti rapire troppo facilmente da Morfeo, soprattutto se sei alle prime armi con esercizi come questo. Dai una lettura veloce all'esercizio dei palazzi, un colpo d'occhio, scatta un'istantanea, ma non soffermarti troppo. Quando ti senti pronto, chiudi gli occhi, fai un bel respiro, e connettiti con lo spazio intorno a te.
Senti i punti di appoggio, percepisci le pareti, il soffitto, i rumori nella stanza e quelli che arrivano dall'esterno. Accogli tutto quello che c'è, anche perchè non lo puoi cambiare.
Adesso, torna all'esercizio dei Tre Palazzi, sentendo come sta il tuo corpo.
Inizia dal palazzo della situazione, e associa un colore; poi, passa al secondo, quello delle parti del corpo che hanno manifestato un disagio e associa una parola; infine, nel terzo, popolato dalle parti del corpo più a loro agio nella situazione, associa un numero. Cerca, se puoi, di farlo per tutte le situazioni di cui hai fatto esperienza.
Una piccola regola, per essere in linea con il lavoro: sostituisci il verbo pensare (o immaginare o visualizzare) con sentire. Fa molta differenza!
Anche in questo caso, perchè ti sia chiaro, ti porto un esempio semplicissimo utilizzando la solita situazione, ovvero la cena di famiglia.
Scena: cena con i parenti - colore: verde Parte del corpo a disagio: gamba - parola: cantare
Parte del corpo ok: mani - numero: 52
Una volta terminato, quindi associati i colore, parola e numero, apri gli occhi e scrivi il colore nel primo giardino, la parola nel secondo e il numero nel terzo. Come sempre, puoi decidere di usare questi disegni o farne di tuoi.
Arrivederci al quinto movimento.
Buona semina!
Cristina
Giardino dei Colori
Giardino delle Parole
Giardino dei Numeri