Una delle immagini che amo di più, a livello simbolico e archetipico, è quella del viaggio dell'Eroe, ben elaborata da Joseph Campbell nel suo libro, L'Eroe dai Mille Volti. Descrive come ognuno di noi, nella quotidianità, sia come un eroe che deve attraversare mille difficoltà per conquistare il premio finale, che Campbell chiama elisir. L'elisir può essere qualsiasi cosa: una promozione, un nuovo lavoro, una casa, la serenità nell'ambiente famigliare, buoni amici... e via dicendo...
Ogni nuova esperienza con cui ci confrontiamo è come un germoglio che cresce, ma il come cresce lo stabiliamo noi, in base alle nostre risorse e alla nostra volontà e intenzione di andare in QUELLA determinata direzione.
Allontanarsi da un terreno conosciuto per addentrarsi in uno sconosciuto non è mai impresa facile; ecco perchè tutti noi, senza distinzione, dobbiamo essere considerati degli "eroi". Eroe ha un'etimologia incerta ma nel suo significato essenziale è "un signore", "un principe", un essere semidivino. Quindi, l'eroe, è qualcuno che porta lo straordinario nell'ordinario!
Quello che ho osservato studiando, e sperimentando, il percorso di Campbell è che ad ogni tappa il nostro corpo invia delle informazioni ben precise su quello che ci sta accadendo. Basta mettersi in ascolto.
Ho deciso di rappresentare simbolicamente le 12 tappe del viaggio dell'Eroe, scegliendo come immagine l'albero, in quanto metafora dell'uomo che avanza lungo un percorso evolutivo; partendo dalle radici profonde del suo mito (ereditato), raggiunge, attraversando il tronco, i rami e le fronde, la sua nuova visione, portandola con sè nel mondo. E', come dicevano i filosofi, diventato ciò che è. Il concetto del "diventare ciò che si è" è stato ripreso anche da Jung, e inserito nel suo sistema (aperto) di analisi, al centro del quale si trova il "principio di individuazione".
Ma vediamo insieme le 12 tappe. Accanto alla descrizione di ogni tappa, ho messo anche un piccolo esempio pratico che, in questo caso, ha a che fare con il lavoro.
1) Mondo Ordinario: la vita di tutti i giorni, senza troppi scombussolamenti, a volte anche un po' piatta...
Il tuo lavoro non ti piace e ne stai cercando uno nuovo.
2) Richiamo all'avventura: quando giunge, a volte inaspettata, la possibilità di cambiare qualcosa nella quotidianità.
Ecco che finalmente ti chiamano per un colloquio in una nuova azienda.
3) Rifiuto del richiamo: i cambiamenti fanno paura, quindi ci sarà qualcosa che "lavora contro" al nostro volerli mettere in atto.
Di questa nuova opportunità, però, inizialmente, riesci a vedere solo i lati "negativi" e non sei così convinto di voler lasciare la strada vecchia per la nuova.
4) L'incontro con il Mentore: fortunatamente c'è sempre qualcuno che ci fa riflettere sulle cose, portando luce sugli aspetti positivi del potenziale cambiamento.
Hai una persona di cui ti fidi, il tuo professore di Storia del liceo con cui sei ancora in contatto, che invece, ti spinge con solerzia all'azione!
5) Varco della prima soglia: ce l'abbiamo fatta! Siamo partiti "alla volta delle stelle!", aperti a tutto ciò che può arrivare.
Hai fatto il colloquio e ti hanno assunto. Yuppi!
6) Alleati e nemici: sul cammino possiamo incontrare persone che ci sostengono ma anche detrattori... e questi ultimi in genere sono tanti!
I nuovi colleghi... ah, tasto dolente! Di alcuni ti puoi fidare al primo impatto, di altri un po' meno...
7) Entrare nella Caverna più profonda: qui ci stiamo avvicinando alla zona di fuoco, e ci dobbiamo preparare all'incontro decisivo con il "mostro" (ad esempio, un nuovo responsabile). Non lo sappiamo ancora per certo, ma iniziamo ad avvertire uno strano senso di inquietudine (il corpo anticipa gli eventi...)
Dopo qualche mese ti viene assegnato un incarico importante, il cui esito potrebbe essere determinante per la tua crescita all'interno dell'azienda
8) La Prova Centrale: siamo vis a vis con la prova il cui esito potrà cambiare il corso degli eventi, il che significa che siamo entrati in contatto anche con le nostre paure, ci stiamo misurando con qualcosa che prima di oggi non conoscevamo.
Il progetto richiede che tu ti interfacci con un temutissimo responsabile ("il mostro") che fa tremare anche i mattoni.
9) La Ricompensa: superata la tappa precedente, ci meritiamo una piccola ricompensa!
Il progetto è piaciuto al temutissimo manager e questo ti ha garantito la candidatura ad un ruolo più prestigioso.
10) La Via del Ritorno: sulla via del ritorno, il pericolo non è ancora scampato. C'è sempre qualcuno che vuole provare a farci le scarpe, mettendoci in difficoltà.
I colleghi detrattori della sesta tappa ti stanno mettendo i bastoni tra le ruote, dicendo che l'idea del tuo lavoro è stata sottratta a uno di loro.
11) La Resurrezione: qui non siamo ancora completamente al sicuro, dobbiamo metterci ancora in gioco, dimostrare che siamo stati "autentici".
Grazie ad un abile collega "smanettone" del reparto IT riesci a smascherare il collega che si era appropriato (lui!) del tuo file.
12) Il Ritorno con l'Elisir: la tappa finale, al di là di tutte le ricompense materiali, è prima di tutto una ricompensa interiore, perchè l'esperienza vissuta va a nutrire la nostra dimensione intima. L'elisir è il "ritorno con il Graal", che è un arricchimento per la nostra storia personale, un passo verso la consapevolezza perchè abbiamo agito nel massimo rispetto della nostra natura. Il corpo, questo lo sente e lo registra. Finalmente ti puoi godere la meritata promozione, e lo fai nel migliore dei modi: con una vacanza!
L'aspetto interessante da osservare, quando si sperimentano le tappe, è che il nostro corpo assume delle "posture" differenti, esteriori ed interiori, che nascono dalle diverse emozioni che attiviamo per affrontare ogni singolo step. Normalmente non ce ne accorgiamo, andiamo avanti presi dalla frenesia del momento, e non ascoltiamo la voce interiore che cerca di dirci tante cose, anche con sintomi fastidiosi. Ad esempio, un mal di testa potrebbe indicare un sovraccarico di pensieri, il che potrebbe coincidere con il dover operare una scelta (faccio o non faccio?), caratteristica della terza tappa.
Così come gli eventi della vita quotidiana, che riguardano lavoro, famiglia, relazioni possono essere rappresentati con questo schema, anche la nostra Vita, in senso più ampio, quindi la nostra Storia (che racchiude tutte le altre) può esserlo.
Ermete Trismegisto, a cui è stata attribuita la "paternità" dell'Alchimia e della Tavola Smeraldina, diceva "Come sopra, così sotto", ovvero il Grande sta nel Piccolo e viceversa.
E tu, a quale tappa sei? Ti riconosci? Oppure, dove vorresti essere adesso? Senti di vivere autenticamente la tua storia? Dimmelo qui sotto!
E, se vuoi recuperare la bussola per orientarti, avanzando nella tua direzione autentica, i 12 passi per tornare a casa sono fatti per te!
A presto!
Cristina